Articoli con tag youtube
Pillar of Defense chronicles: Anonymous e l’OpIsrael
La minaccia di Israele di gettare Gaza nel blackout informativo. La sfera pubblica dei social media intossicata dal “Reality Distorsion Field” di Tel Aviv. Anonymous prende posizione a fianco della Palestina e reagisce mettendo sotto attacco un’ampia porzione dello spazio digitale israeliano. L’ultima parte di “Pillar of Defense chronicles” con le interviste agli ed alle hacktivist* che hanno partecipato ad #OpIsrael.
Vedi la seconda parte di Pillar of Defense chronicles: IDF SpokesPerson
Pagina #OpFreePalestineReloaded – Facebook – Internet – Tempo asincrono
Il principio è la separazione
la segregazione
distanze che dividono persone
prigioni a cielo aperto di un cielo senza stelle
usciamo allo scoperto scivolando sotto pelle…
Signor K in “La Machine” con Première Ligne e Les Evadés
Lo streaming di Radio Anonops, la web radio che da diversi mesi fa da colonna sonora alle imprese degli Anonymous di tutto il mondo, lancia a palla le rime del Signor K mentre l’#OpIsrael è in pieno svolgimento sullo spazio digitale israeliano. Scelta azzeccata quella del dj dietro alla console: un pezzo da battaglia, interpretato da un dreamteam di emcees internazionali, che scagliano rime come pietre, muovendosi in un’atmosfera dal sapore epico. Su un tappeto musicale intessuto con batterie, archi e piatti gli idiomi si intrecciano e disegnano la trama di cento scontri e cento ferite inferte e subite. Esattamente come accade sulla pagina Facebook #OpFreePalestineReloaded: un quadratino di byte del giardino recintato di Mark Zuckerberg, dove il tempo viene battuto dall’applet di un orologio digitale che segna i minuti mancanti all’apertura delle ostilità contro le infrastrutture comunicative israeliane. Quando, giovedì 15 novembre, le lancette del countdown si sono fermate, migliaia di Anonymous in tutto il mondo hanno dato il via alle danze con un numero incalcolabile di attacchi ed incursioni. A finire nel mirino sono alcuni network veramente tosti, come quelli che veicolano i messaggi dell’esercito e delle istituzioni di Tel Aviv. Prosegui la lettura »
Il declino dello smart /soft power della Casa Bianca: quando a crollare è l’ideologia liberale della rete.
Scritto da iff in Battleground, Censura, Net Neutrality, Social network, Sorveglianza il Ottobre 18, 2012
Relazione meeting “Contropotere nella crisi” Bologna 13 – 14 Ottobre
Abbiamo costruito questa relazione con l’intento di socializzare in un ambito il più possibile allargato una serie di indicazioni di orientamento politico-culturale arrivateci dagli ultimi due anni di mobilitazioni globali.
La rivoluzione tunisina, quella egiziana, il movimento #15M ed anche quello NoTav hanno messo al centro di un mondo in crisi l’attualità della rivoluzione, delle sue pratiche ma anche delle sue parole. In questo senso hanno anche ribadito la centralità di saper agire la dimensione comunicativa nei conflitti odierni, individuando in essa, ed in particolar modo nella rete (ma non solo), un campo di battaglia dove colpire per disarticolare quelle tecnologie politiche, quelle narrazioni e quei dispositivi retorici che legittimano le politiche di austerità e che, per utilizzare una metafora, sono le piattaforme, le rampe di lancio da cui partono le operazioni di aggressione neoliberista ai territori.
Social media, ambienti di comunicazione elettronica e piattaforme globali di comunicazione hanno messo a nudo tutta la loro ambivalenza, provocando così una torsione dell’immaginario: non solo formidabili dispositivi di cattura della cooperazione sociale e del valore prodotto in rete – grazie ai quali il tempo di lavoro si dilata fino a sovrapporsi perfettamente con il tempo della vita – ma anche luoghi dove sono andati dispiegandosi una pluralità di processi di soggettivazione ed organizzazione dei movimenti globali. Nessun medium ovviamente è sufficiente tout court alla complessità di un processo di organizzazione rivoluzionaria ma allo stesso tempo non esiste organizzazione senza identità, e non esiste identità senza processi di comunicazione, rappresentazioni condivise ed un accumulo di memoria storica delle lotte. Prosegui la lettura »
Iran. In arrivo l’Internet halal
In Iran internet verrà progressivamente sostituita da un network locale gestito direttamente dalle autorità governative. Quali sono le reali motivazioni che si celano dietro a questa scelta? All’orizzonte uno scontro sempre più aspro per il controllo della rete globale.
Domenica 23 settembre l’avvio del processo di nazionalizzazione della rete internet iraniana è stato scandito da due eventi distinti tra loro. Prima, in diretta televisiva è stato annunciata l’imminente esclusione diGoogle e Gmail dall’infosfera persiana: sono stati cioè innalzati muri elettronici per impedirne definitivamente l’accesso agli utenti locali. Poche ore e le agenzie di stampa hanno battuto un secondo flash con le dichiarazioni del viceministro della Comunicazione e della Tecnologia: l’Iran ha connesso tutte le sue agenzie governative ad un servizio Internet interno sicuro e pianifica di collegare i suoi cittadini allo stesso network per aumentare il livello di garanzia informatica.
L’avvio della realizzazione di una intranet halal (la cui ultimazione è prevista per il marzo del 2013) è il punto di convergenza di un insieme di tendenze che vanno colte nella loro specificità. Pena, il rischio di accodarsi alla cacofonia globale scatenatasi intorno alla sterile polemica sull’attacco alla libertà di espressione perpetrata dal regime degli ayatollah contro i suoi cittadini. Fatto che è senz’altro vero ma che non può essere adottato come unica chiave di lettura di una vicenda ben più complessa. Prosegui la lettura »
Youtube e la perdita dell’innocenza
Scritto da iff in Battleground il Settembre 22, 2012
La pubblicazione del trailer del film The innocence of Muslim sta lasciando solchi profondi nella strategia delle transizioni democratiche made in usa. L’assalto alla sede diplomatica statunitense in Libia è arrivata fino in rete. E l’incendio più che ad infiammare i paesi arabi, sembra divampare nella Casa Bianca ad un passo dalle elezioni.
Dopo i fatti che l’11 settembre hanno visto in Libia la morte di otto persone, compresa quella dell’ambasciatore statunitense Chris Stevens, la Casa Bianca si è immediatamente attivata per limitare i danni anche in rete. E venerdì, mentre due navi da guerra incrociavano nel Mediterraneo dirette verso le coste libiche, a Washington la corazzata del Dipartimento di Stato cominciava le grandi manovre e dirigeva la prua a dritta su Google. Obiettivo della missione: far rimuovere da Youtube quel video che tanti imbarazzi stava causando all’amministrazione statunitense. Ma a Mountain View non ci stanno. No, quel filmato, dicono, non viola le nostre policy. E resta dov’è. O quasi, perché lo spazio dei flussi di informazione ha una geometria variabile. Prosegui la lettura »
Informazioni di Parte – Intervento di Carlo Formenti
Dopo aver pubblicato il contributo di SIlvano Cacciari, continuiamo la trascrizione del ciclo di incontri “Informazioni di Parte. Per un nuovo mediattivismo tra disordine globale e narrazioni insorgenti”, tenutisi lo scorso maggio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. È questa volta il turno dell’intervento di Carlo Formenti, docente di Scienza della comunicazione all’università di Lecce ed autore di testi importantissimi per una lettura critica dei mutamenti economici, sociologici e politici avvenuti a partire dall’emersione di internet come terreno di produzione immateriale e conflitto, quali “Mercanti di Futuro”,” Cybersoviet”, “Se Questa è Democrazia” ed il suo ultimo “Felici e sfruttati”.
Un intervento, il cui portato è di un’attualità scottante, all’interno del quale vengono presi in esame ed esplorati i terreni di scontro su cui oggi si stanno giocando i processi di costruzione dell’egemonia nelle loro diverse sfaccettature (mediale, finanziaria, politica e culturale). Dalle rivolte arabe alle lotte degli operai cinesi, dalla Silicon Valley fino alle fabbriche della Foxconn, Formenti con la consueta lucidità getta uno sguardo d’insieme sulle insorgenze verificatesi nell’ultimo anno, offrendo sponde di riflessione ed affrontando nodi teorici che spetta all’informazione di parte sciogliere nella pratica quotidiana.
Nelle prossime settimane pubblicheremo l’intervento di Federico Montanari, l’ultimo dei tre relatori del ciclo di incontri. Prosegui la lettura »
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