Articoli con tag wired

Le nonne di Wired Italia guardano la Google Tv

O “Dell’intramontabile spirito della New Economy”

Che succede in questi giorni?

Quisquilie: sono in atto le prove generali per affossare il principio di net-neutrality che fino ad oggi ha, più o meno, governato la rete. L’idea è quella di creare un’ Internet a due corsie: su quella più veloce viaggiano contenuti commerciali ed a pagamento mentre sui doppini del rame si fa transitare tutto il resto (controcultura, autoproduzioni,  informazione indipendente e tutto ciò che non è monetizzabile).
I protagonisti principali di questa drammatica svolta? Google, il paladino della libertà in rete ed il provider Verizon.

A distanza di poche ore dalla diffusione di queste voci arrivano secche smentite, raccolte al balzo dai fresconi di Punto Informatico. Ai quali è però sfuggito un fattarello.
Infatti mentre Google, imbronciata, nega l’esistenza di un qualsiasi progetto che vada in questa direzione,  Logitech sbandiera ai quattro venti l’elaborazione di un nuovo prototipo di WebTV, frutto di una partnership con Mountain Views e basata sui suoi standard (Chrome e Android).

Strano che nessuno ci abbia fatto caso.
Eppure la fonte non è particolarmente riservata.
La notizia non proviene da intercettazioni ancora al vaglio dei magistrati né da illeciti scatti rubati che ritraggono Brin e Page intenti a festeggiare l’ennesimo piano di dominio per il web scambiandosi piccanti effusioni (leggi slinguazzate) sulle ginocchia dell’AD di Logitech.

La “gola profonda” è in famiglia. Si tratta dei cuginetti di PI, i raffinatissimi giornalisti di Wired Italia, che ancora una volta ci deliziano con un articolo talmente degno di nota che proprio non possiamo esimerci da scrivere due righe. Prosegui la lettura »

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Twitter come Wall Street

La crisi è arrivata anche su twitter

Sono circa le 19.30 nell’Aula Poeti di Scienze Politiche a Bologna. Saskia Sassen si sta apprestando ad ultimare la sua relazione sulle “Sfide globali nella città” quando Qwit (il client open source che solitamente usiamo per comunicare a colpi di 140 caratteri con altri
fringuelli sparsi per Bologna, Italia e resto del globo) cinguetta la seguente notizia:

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Incuriositi cominciamo a spulciare il nostro profilo e quello di altri amici che seguiamo: tutti i legami che abbiamo instaurato sembrano essere improvvisamente tabula rasa, spazzati via da un disturbo nella forza che pazientemente regola la vita in rete.
L’insieme di relazioni creato e mappato all’interno del network di twitter è completamente azzerato.
I media tradizionali approntano alla bell e meglio un neologismo (Twitpocalypse) da far circolare nelle nuvole della rete diventate improvvisamente minacciose e gonfie di pioggia.
La coda lunga prende la forma del panico. Prosegui la lettura »

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Netsukuku, Wired Italia e l’approssimazione (!?!) di chi divulga stereotipi e disinformazione sull’informatica

Leggiamo e condividiamo volentieri.

Chiunque volesse sottolineare il proprio disappunto dopo aver letto l’articolo di Wired su netsukuku può twettare @riccardowired

Palazzolo Acreide, 5/2/2010 – COMUNICATO STAMPA
Con preghiera di massima diffusione
http://lab.dyne.org/ComunicatoWired

L’articolo sul numero di Febbraio 2010 dell’edizione italiana della rivista Wired, relativo al nostro fratello Alpt aka Andrea Lo Pumo ed al Progetto Netsukuku, e’ talmente colmo di
imprecisioni, errori, superficialita’ e strafalcioni *INCREDIBILI* che ci impongono una serie di commenti e correzioni.

Sull’articolo leggiamo: “AL LICEO CON ALCUNI AMICI CRACKER”. NO: Al Freaknet Medialab (come voi stessi scrivete successivamente, contraddicendovi), con i suoi fratelli HACKERS (e cosa c’entra il liceo?), e durante gli HACKMEETING nazionali! (http://www.hackmeeting.org)

In un panorama giornalistico nazionale nel quale la parola HACKER viene da anni usata in senso deleterio e spregiativo, invece di cogliere l’occasione per utilizzare questo termine finalmente nella sua nobile accezione, questo viene invece incredibilmente accantonato, preferendogli il deleterio e negativo termine “cracker”? Questa cosa ci lascia letteralmente stupefatti e senza parole (o meglio, le parole le abbiamo, ma preferiamo non riportarle in questo comunicato)

Ma si insiste con l’uso fuori luogo del termine cracker, citando “La community di cracker e sviluppatori”, quando ancora una volta il termine esatto e’ HACKERS, non crackers. “Crackers e sviluppatori”: cioe’ come mettere insieme la merda ed il cioccolato. Per riferimenti sul significato del termine Hacker, si veda in proposito http://www.autistici.org/hackarena/etica/jargon.htm

“Freaknet e’ un centro di aggregazione, probabilmente qualche telegiornale lo etichetterebbe come ‘centro sociale'”? E farebbe benissimo, dato che noi siamo NATI ed abbiamo vissuto per anni all’interno del Centro Sociale Occupato Autogestito AURO di Catania (http://freaknet.org/hacklab/history), condividendone i percorsi, le difficolta’, le lotte politiche e sociali (http://freaknet.org/defcon/), e condividendoli tutt’ora, profondamente, nella nostra anima e con il nostro lottare ed agire politico di cui Netsukuku e’ un importante aspetto! Prosegui la lettura »

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