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Yes we (s)can! (and not from today..)

Datagate: PRISM è uno scandalo? Forse. O forse no. Perché nell’economia digitale la violazione della privacy è la norma e non l’eccezione.

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Uno dei mali più diffusi e connaturati all’esplosione dei social media nei flussi di comunicazione globale è il “recentismo“. Con questo termine si indica un processo di formazione della conoscenza privo di una prospettiva storica di lungo termine o fortemente influenzato da una recente ondata di attenzione provocata dai media. Il contagio è virale e curiosamente ne sono affetti in egual misura tanto quelli che tessono le lodi della rete come tecnologia intrinsecamente democratica quanto coloro che non perdono occasione per gridare al totalitarismo della “dataveglianza”. Caso da manuale di questa sindrome è il dibattito recentemente innescatosi a ridosso dello scandalo PRISM, già soprannominato “datagate”. Vediamo perché.

Innanzi tutto dell’esistenza di Echelon (invasivo network di sorveglianza globale, progenitore di quello odierno) si sa da almeno 15 anni. I suoi albori risalgono al secondo dopoguerra quando gli Stati Uniti ne progettarono lo sviluppo, coadiuvati da Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda. Prosegui la lettura »

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Anonymous non da tregua a Vitrociset

Altre grane per la multinazionale italiana della difesa. Sullo sfondo una situazione economica tutt’altro che rosea, il mercato della sicurezza ICT, i suoi attori e la sua posta in palio.

Sono state giornate frenetiche, avvicendatesi tra chat, blog e darknet, quelle intercorse tra la «dissociazione» di Anonymous dall’attacco al CNAIPIC e l’ormai noto defacciamento del sito di Vitrociset che tanta risonanza ha avuto sia nelle blogosfera nazionale sia nei maggiori organi di informazione (che hanno ripresa la notizia solo 48 ore dopo).

Il primo atto va in scena venerdì 29 luglio. Qualcuno prende il controllo del blog ufficiale di Anonymous Italia cancellandone tutti i contenuti in esso presenti. Sulla bacheca rimangono solo alcuni frammenti di conversazione estrapolati dalla chat che è da sempre luogo di incontro degli hacktivisti. Le parole riportate sembrerebbero indicare un coinvolgimento del network degli anonimi italiani nell’attacco al CNAIPIC. Ma “medium is the message” ed il significato è chiaro. L’intenzione è quella di smentire il comunicato diramato mercoledì 27 agosto con cui Anonymous prendeva le distanze dall’attacco al Centro Nazionale Anticrimine Infromatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche. Se poi questa smentita arrivi dall’interno della comunità di Anonymous o per opera di un attore esterno non ci è dato saperlo. Comunque sia andata l’obbiettivo viene pienamente raggiunto: Anonymous Italia e LulzSec nel loro canale di chat indicano come loro nuovo blog lo stesso in cui stanno continuando le pubblicazioni dei leak del CNAIPIC. L’assunzione di responsabilità (diretta o indiretta) sembra essere confermata. Prosegui la lettura »

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