Save the internet – Un video sulla net neutrality
Scritto da iff in Net Neutrality, Oggetti videoelettronici, P2P, Traduzioni il Agosto 11, 2008
Di questi giorni, sembra essere un passatempo particolarmente gettonato per gli spauracchi telecoz quello di prendere di mira pratiche ed infrastrutture di libera condivisione di saperi e beni digitali, con attacchi vuoi subdoli, vuoi maldestri.
Il trait d’union di queste azioni censorie rimane sempre il tentativo di imporre una internet a due velocità, in cui taluni servizi di impostazione commerciale godano di canali di distribuzione e visibilità prioritari e privilegiati, da pagarsi a caro prezzo, rispetto al P2P open e free (talvolta l’unico modo per giovani artisti ed esperienze di autoproduzione per farsi conoscere e crescere), a cui non rimarrebbero che le briciole della banda telematica, se non la totale interdizione da essa.
Prova lampante ne è il famigerato servizio Alice 20MBIT+IPTV: una velocità teorica, se non per sciropparsi i favolosi contenuti video graziosamente elargiti da mannaia telecom, mentre lo sventurato che preferisca accedere ad altre più terrene esperienze (anche fornite da altri operatori commerciali) o caricare su internet i propri contenuti multimediali, vede la propria velocità di download/upload latere su cifre irrisorie.
E’ così che il provider-operatore di telefonia, davanti al crollo degli introiti tradizionali con la diffusione delle comunicazioni VOIP, si reinventa distributore di contenuti, trovandosi nella vantaggiosa posizione di "controllare il traffico" in virtù del proprio monopolio naturale sull’infrastruttura a cui lo stesso traffico accede, e su cui si sposta ed arriva a destinazione: i cavi telefonici.
Il video che abbiamo voluto tradurre e che qui presentiamo – "Net Neutrality – Save the Internet" – ben esemplifica questo concetto. Si tratta di un episodio del film "Four Eyed Monsters", diretto dai due giovani cineasti newyorkesi Arin Crumley e Susan Buice, e approdato agli Slamdance e Sundance Festival dopo un’avventurosa diffusione nei circuiti P2P e su diversi social network.
"Net Neutrality – Save the Internet", unendo spezzoni documentaristici ad emozionalità in presa diretta, ripercorre la storia sociale dei media in America, dai primordi della stampa manuale all’epoca contemporanea, delineando come la loro naturale appropriazione da parte popolare sia stata di volta in volta dirottata da regolamentazioni a senso unico, vere e proprie lottizzazioni privatiste dello spettro di trasmissione dell’informazione.
In questa narrazione, sono proprio AT&T, Verizon e Comcast, i corrispettivi USA delle nostre Telecom e Fastweb, a premere per estendere tali "recinzioni" al cyberspazio, in violazione del principio di neutralità della rete – vale a dire la possibilità di comunicazione paritaria tra due soggetti anche dotati di diversa qualità del servizio internet.
Ma resistere è possibile e necessario, ed a partire dalle denunce di Tim Berners-Lee, padre del WWW, e del giurista Lawrence Lessig, veicolate dal rumore di fondo di blogger e social network, si dipana una grande mobilitazione popolare dentro e fuori la rete, che arriverà a strappare al potere l’Internet Freedom and Nondiscrimination Act del 2006 e la più recente sentenza della FCC su Comcast dello scorso 1 Agosto.
A questo link potete trovare il video, già tradotto, in una buona qualità mentre cliccando qua potete trovare il file dei sottotitoli.
Buona Visione!
Telecom VS The Pirate Bay
!! NEWS !!
Dalla baia non si sono fatte attendere le contromisure…è stato allestito a tempo di record un mirror del tracker all’indirizzo http://labaia.org/ e l’IP del classico http://thepiratebay.org/ è stato modificato, nel tentativo di renderlo nuovamente accessibile dagli utenti italiani. Pirate Bay raccomanda di cautelarsi adottando gli OpenDNS contro ulteriori tentativi censori e chiama in causa direttamente Berlusconi ed il PM Mancusi come mandante ed esecutore dell’ordine di blocco del suo servizio, promettendo guerra nel comunicato che potete leggere qui.
Happy Sharing 😉
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Da alcuni giorni in casa Telecom sono state prese contromisure "efficentissime" per contrastare il p2p.
Le motivazioni sono ancora ignote, in quanto non esiste nessuna comunicazione ufficiosa, ma ovviamente le si possono ricondurre ai tentativi delle case produttrici di film/musica/intrattenimento di bloccare un fenomeno in costante creascita quale il p2p.
La tecnica usata per bloccare e’ delle piu’ banali, come anche il modo per scavalcarla 😉
Infatti e’ stato disposto un blocco a livello DNS del sito The Pirate Bay, uno dei principali "annunciatori" di risorse sparse nella rete scaricabili dai pc degli utenti finali. Bisogna precisare che questo sito NON contiene nessun file coperto da copyright, esso infatti mette solo in "comunicazione" i vari utenti che vogliono scambiarsi dati, indipendentemente da che tipo di dati siano. Che sia un film, un mp3, una foto o un file personale, non importa alla "baia dei pirati", non e’ di loro interesse. Questo sito offre solo un meccanismo per coordinare lo scambio dei file.
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Switzerland: come testare la neutralità del proprio ISP
Scritto da iff in Hacking, Net Neutrality, P2P, Sorveglianza, Traduzioni il Agosto 4, 2008
Da poche ore la Commissione Federale delle Comunicazioni ( FCC ) si è espressa favorevolmente per rendere esecutive delle sanzioni contro il provider americano Comcast, ritenuto colpevole di aver violato la neutralità della rete e di aver danneggiato gli utenti: l’accusa principale e più grave è quella di aver applicato dei filtri sul protocollo di file sharing bittorrent al fine di limitarne ed impedirne l’uso.
Comcast sorvegliava le comunicazioni che transitavano lungo la sua infrastruttura, interferendo all’insaputa dei netizen con il popolare protocollo p2p, iniettando arbitrariamente pacchetti nelle comunicazioni degli utenti in modo tale da bloccarle.
Giusto per rendere l’idea: facendo un parallelo è come se la vostra compagnia telefonica a suo piacimento decidesse quali parti della vostra telefonata possono essere inviate all’utente con cui state conversando e quali no.
L’ipotesi di violazione della net neutrality era stata sollevata in un primo momento dalla Associated Press ed in seguito dall’EFF (Electronic Frontier Foundation), la nota organizzazione che da anni si batte per la salvaguardia dei diritti degli utenti in rete: quest’ultima dopo avevr eseguito dei test all’interno del network di Comcast ne aveva confermato la veridicità.
Dietro a questa torbida vicenda, se da una parte è sicuramente ravvisabile un ennesimo fronte della lotta delle industria dell’informazione contro il p2p e la condivisione di saperi in rete, da un’ altra prende forma uno dei possibili sviluppi futuri delle tecniche di censura in rete. Qualcosa di molto simile infatti avviene già in Cina, dove la censura è resa possibile grazie ad un’accurata ispezione del traffico di rete degli utenti. Un dispositivo di sorveglianza e di controllo molto somigliante a quello utilizzato dalla statunitense Comcast.
In questo inquietante panorma è però necessario menzionare anche il caso dell’ Italia securitaria e paranoica di questi giorni: il decreto Gentiloni, approvato dal precedente governo di centro sinistra, é sempre in vigore e prevede il blocco di una serie di siti di gioco on line, agendo sui DNS nazionali. Un sistema questo, tanto di spiccata tendenza orwelliana quanto di evidente inutilità sul lato pratico ( è infatti facilmente aggirabile grazie all’utilizzo degli OpenDns ) ma che rappresenta un chiaro segnale politico ed un banco di prova relativamnete a quello che potrebbe essere il futuro della rete, in fatto di tecno-controllo, anche in Italia.
A seguito di questa vicenda la EFF ha sviluppato "Switzerland" , il tool di cui oggi vogliamo parlarvi.
Si tratta di un software per permettervi di capire se i vostri ISP ( internet service provider ) violino o meno il principio di neutralità della rete intromettendosi indebitamente nelle vostre comunicazioni.
Noi abbiamo cominciato ad utilizzarlo e stiamo mandando ai programmatori della EFF i primi risultati (non si tratta ancora di dati relativi agli ISP italiani ma di debugging del software che in questo momento è ancora in fase di sviluppo).
Vi invitiamo a fare altrettanto.
Quella che segue è una traduzione da noi realizzata della presentazione del progetto Switzerland. Buona lettura. Prosegui la lettura »
Guida al download dei video di YouTube
Requisiti:
– Firefox (www.mozilla.com)
– VLC (www.videolan.org)
==Scaricare un video da Youtube manualmente==
1. Aprite la pagina di youtube con il video che cercate, ad esempio
http://www.youtube.com/watch?v=NNrBYXhQjUM
e digitate nella barra degli indirizzi -> about:cache?device=memory
2. Premete Ctrl+F e digitate nella barra che si apre in basso:
NNrBYXhQjUM
cioé la sigla che nell’indirizzo del video viene dopo
http://www.youtube.com/watch?v=
e che lo identifica.
La sigla comparirà su diversi collegamenti ipertestuali nella pagina: dovrete ricercare quello che la contiene e che presenta anche la dicitura: get_video. Ad Esempio:
http://nyc-v356.nyc.youtube.com/get_video?video_id=NNrBYXhQjUM&ip=74.21.14.526&signature=32BCE13972B42EE87EEF0FB843050F4FE5F861A1.AD8E8C20C341ABCD0C566D224C3D70C04F1EV473&sver=1&expire=1227058344&key=yt2&ipbits=0
3. Cliccate sul link trovato: si aprira’ una pagina con un altro link. Cliccateci sopra col tasto destro e selezionate "Salva destinazione con nome" per salvare il video in formato Flv (riproducibile con il player VLC).
Digital Gate 2.0 @ Laboratorio Crash! – Sabato 31 Maggio 2008 – Bologna
DIGITAL GATE 2.0
31 maggio 2008
Open Gate: 23:00
Entry: 5 €uro
Laboratorio Crash, via Zanardi
106 (bus 11 – 18)
Digital Gate e’ il risultato della
speciale collaborazione tra l’etichetta bolognese AudioBoutique e il
Laboratorio Crash Occupato, una seconda edizione che dara’ a tutti la
possibilita’ di godere dei piaceri della musica elettronica di alta
qualita’ e di un informazione culturale e musicale libera e alternativa. Al
nono mese di occupazione e resistenza anche musicale invitiamo tutti e
tutte a partecipare all’evento e a sostenere l’occupazione.
Intervista ad Info Free Flow – Parte 3
Scritto da iff in Interviste, NoBlogs, Privacy, Social network, Sorveglianza, Web2.0? il Aprile 22, 2008
Parliamo di Social Network, su cui avete organizzato anche un incontro. Per
alcuni infrastrutture come Myspace o Facebook sono dei grandi contenitori
di relazioni sociali che catalogano minuziosamente le pratiche on-line delle persone che ne usufruiscono. Per altri, invece, il valore intrinseco
e monetario di tali infrastrutture dipende dal numero di persone e dalla
soddisfazione emozionale che riescono a dare. In questo senso si può dire
che siamo di fronte a "assets" estremamente ambigui e rischiosi?
Mi spiego,se da una parte Murdoch può accedere a tutta una serie di
informazioni che producono valore dall’altra e’ strettamente legato
alla soddisfazione e all’investimento emotivo che le persone veicolano
verso Myspace. Non e’ questo un esempio di controllo dell’"utenza" nel
medesimo tempo di sudditanza da essa?
La domanda è interessante e crediamo debba avere una risposta il più
possibile esaustiva.
Per rispondere però è necessario dare uno sguardo ampio alla natura dei
social network, in particolare modo per quanto riguarda il loro aspetto economico.
In questo senso vorremmo riportarti un po’ l’esperienza e le
riflessioni di AND, un ragazzo che abbiamo conosciuto all’hackmeeting a
Pisa e che ha tenuto all’ ultima edizione di IFF un workshop proprio sulla questione dei social network. Prosegui la lettura »
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