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From information control to digital resistance

TRADUZIONE IN ITALIANO

Digital technology and expansion of internet gave life, since when they started to
spread broadly, to a veritable revolution of power relationships in the informational and communicational realm.
That is, it has made possible for an huge amount of people linked together to access, thanks to the
language of the bits, to broad quantities of information, to publish them and share them without any mediation
at all, nor any filter and therefore any censorship in their diffusion and browsing.

Growing
widespread use of these new technologies allowed the development of
complex social networks and virtual communities made up by real
individuals that, under the banner of creative cooperation and free
exchange of knowledge valourized their subjectivity (with the needs and
wishes it expressed), experimenting in a whole new lot of practises:
technical, political, artistical, novellistical, scientifical.

And everything about it takes place during a first phase much alien to state and governative control and market
influence, whose role first is reconsidered, then objected and finally well opposed. Prosegui la lettura »

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Dal controllo dell’informazione alla resistenza digitale

ENGLISH TRANSLATION

Il digitale e l’espansione di Internet hanno dato vita dal momento in cui
hanno cominciato a diffondersi a livello di massa ad una vera e propria
rivoluzione nei rapporti di potere in ambito informativo e comunicativo.
Si sono infatti verificate le condizioni per cui un enorme numero di
persone interconnesse tra loro avesse la possibilità di accedere grazie al
linguaggio dei bit a massicce quantità di informazioni, di pubblicarle e
di condividerle senza che vi fosse alcun tipo di mediazione, di filtro e
quindi anche di censura nella loro diffusione e nella loro ricerca.

L’utilizzo sempre più diffuso di queste nuove tecnologie ha permesso che
si sviluppassero fitte reti sociali e comunità virtuali di soggetti reali
che sotto il segno della cooperazione creativa e dello scambio libero di
conoscenze hanno valorizzato la loro soggettività (con i desideri ed i
bisogni che essa esprimeva) sperimentando nuove molteplici pratiche:
tecnologiche, politiche, artistiche, narrative, scientifiche.

E tutto questo avviene in una prima fase in gran parte al di fuori del
controllo di istituzioni statali, di governi e di condizionamenti del
mercato il cui ruolo viene prima ridimensionato poi messo in discussione
ed infine spesso e volentieri contrastato. Prosegui la lettura »

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Info Free Flow 1.0 – dal controllo delle informazioni alle strategie di resistenza digitale

             Manifesto della prima edizione di Info Free Flow

1 e 2 Dicembre 2006 Laboratorio Occupato CRASH! Via Zanardi 48, Bologna

Intervista su Radio Onda Rossa Radio Copydown   

Proprieta’
intellettuale, Trusted Computing e DRM, videogames vettori del pensiero
unico, intercettazione e violazione della privacy delle nostre
comunicazioni, censura sul web: questi sono solo alcuni dei mezzi messi
in campo da chi vuole rendere sempre meno fruibile una condivisione
libera ed orizzontale del sapere, da chi vuole trasformare le
tecnologie digitali in dispositivi di sorveglianza sui nostri
comportamenti e sulle nostre attitudini, da chi vuole commercializzare
completamente Internet distruggendo quelle pratiche che l’hanno resa
uno strumento di libera comunicazione, scambio, apprendimento di
informazioni e conoscenze.

Info Free Flow e’ una
due giorni di cospirAZIONE per non-hacker, non smanettoni, non
professionisti delle tecnologie (ma anche per loro) che vuole
sviscerare questi temi e tracciare linee di fuga lungo cui sviluppare
percorsi di resistenza al controllo globale e di opposizione alla
logica del copyright nella sua accezione capitalista.

Il
tutto condito da un approccio "Do it your self": mettiamo le mani sopra
le macchine liberandone i codici che le fanno funzionare e prendendone
il pieno controllo, creiamo dal basso i nostri media autogestendoli,
sviluppiamo tattiche di autodifesa della nostra privacy in rete,
sabotiamo il mercato (pseudo)culturale capitalista e creiamo circuiti
di anti-mercato dove praticare la copia, la diffusione e la
rielaborazione di arte,informazioni e saperi.  Prosegui la lettura »

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