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Anonymous e LulzSec, assedio a Berlusconi ed al governo

Prefigurata da un video postato a fine maggio su Youtube e a seguire su Anonops-ita, è da tre giorni in corso una nuova fase di #opitaly. Stavolta ad essere presi di mira da parte dell’esercito silente degli Anonymous (affiancato per l’occasione da Lulzsec – crew hacker famosa per l’operazione #AntiSec con cui sono stati recentemente infiltrati database come quelli dell’FBI e della Polizia inglese, mettendone a nudo le vulnerabilità nonostante le cifre astronomiche messe a disposizione degli strumenti del controllo sociale) sono stati numerosi siti legati a Berlusconi ed al suo partito. Nella giornata di martedì sono stati resi infatti inagibili dapprima www.ilpopolodellelibertà.it e www.governoberlusconi.it (quest’ultimo di carattere non istituzionale, bensì di propaganda politica) e quindi, dato il successo dell’operazione, www.pdl.it, www.silvioberlusconifansclub.it e www.forzasilvio.it.

Nella giornata di mercoledì, in un virtuoso cortocircuito con le proteste dei precari davanti a Montecitorio, Anonymous Italia ha rilasciato un nuovo comunicato in cui si denunciava la violenza poliziesca mobilitata contro il presidio, e l’inaccettabilità degli insulti rivolti da Brunetta alla classe lavoratrice ed ai precari e dei tagli all’istruzione pubblica preannunciando il blocco del sito del Governo nelle ore successive. Promessa mantenuta giovedì pomeriggio, quando dopo le 16 è scattato un massiccio attacco DDOS dal basso che è riuscito a proclamare il fatidico “TANGO DOWN!” sul dominio governo.it, oscurato per quasi un’ora. Prosegui la lettura »

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Que viva Anonymous!

Venerdì, di fronte a cameraman e fotografi, i dirigenti della polizia  di Madrid sventolavano con aria compiaciuta le maschere di V, sequestrate nelle case di tre attivisti accusati di essere la “cupola” di Anonymous in Spagna. Secondo gli inquirenti negli ultimi mesi il trio avrebbe coordinato attacchi contro i governi di Egitto, Iran e Libia nonché contro la giunta elettorale nazionale in supporto al movimento #15m.  Ma la soddisfazione delle autorità per aver sferrato un “colpo durissimo all’organizzazione“ è durata poco più di 24 ore. È stato questo infatti il breve lasso di tempo intercorso tra l’arresto dei tre e l’attacco informatico scatenatosi contro il sito della polizia iberica, rimasto irraggiungibile per circa tre ore, fino alle due di domenica mattina (ora italiana).

Preannunciato da un comunicato che minacciava ritorsioni («Ci avete dato la benzina, ora aspettatevi il fuoco»)  quello scagliato contro la pagina web www.policia.es è stato un classico DDOS in stile Anonymous, ovvero  un corteo virtuale organizzato e coordinato tramite forum, social network e chat. Ed è stato un successo. Prosegui la lettura »

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Microsoft-Skype, ultima chiamata per il mobile

La notizia dell’acquisizione di Skype e del suo bacino di 663 milioni di account registrati (ma di cui solo 124 milioni attivi ed 8,8 paganti) per 8,5 miliardi di dollari da parte di Microsoft – confermata ieri sera e seguita da un’impennata della borsa di New York – si presta a molteplici letture.

La mossa di Microsoft è dettata dal timore di restare ancora una volta indietro nella corsa allo sviluppo tecnologico e marginalizzata nel panorama dei nuovi terreni di valorizzazione informazionale, prima con il passaggio dalla centralità dell’esperienza desktop a quella in rete (fase che vede l’affermazione di Google ed il non casuale tentativo di risposta della grande M con l’acquisto di Bing) e poi con l’allargamento della fruizione della rete dal pc fisso ad una serie di dispositivi mobili.

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