Archivio per la categoria Oggetti videoelettronici

Valore liquido – Due parole a proposito di liquida.it

Giovedì in mattinata è apparsa in rete, su diversi notiziari e feed RSS la notizia dell’acquisizione da parte di Liquida di BlogBabel.
Il servizio che analizza, confronta e classifica i contenuti dei blog
in lingua italiana in un primo momento era stato messo in vendita su
e-bay con un’ asta poi interrotta. Pur non essendo noti i termini
finanziari dell’acquisto, si sa che le tecnologie di BlogBabel verranno
utilizzate ed integrate nella versione internazionale di Liquida.

innovazione?Tale operazione è stata immediatamente corredata dal rituale e pomposo comunicato stampa che prontamente celebrava una nuova sinergia tra le tecnologie dei due prodotti per offrire agli utenti della Rete servizi ancora migliori. Al coro degli entusiasti si è aggiunto Zambardino, non solo identificando in Paolo Anio (l’imprenditore fondatore di Banzai SPA, 
una delle più importanti società italiane di
advertising on–line, facente parte del gruppo editoriale RGB Srl.)
una nuova Penelope in grado di tessere a lungo le innovative fila della
ragnatela tecnologica italiana, ma intravedendo all’orizzonte il
profilarsi di un "movimento" ( e qui "sic" ci nasce dal profondo un
sospiro, pensando ai bei tempi in cui il termine movimento era sinonimo
di gioia, conflittualità e desiderio di trasformazione radicale del
presente, mentre oggi  il termine sta ad indicare l’acquisizione di
un’impresa ).

Liquida.it è una divisione della
Banzai SPA ed al suo attivo vanta diverse chicche come
i siti zingarate.com, girlpower.it e tutta una
serie di altre amenità.

Ma cosa fa precisamente Liquida.it? Qual’è il suo ruolo in rete? Prosegui la lettura »

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Hack cannuccia wireless – Come potenziare la vostra antenna wireless con pochi spiccioli

      

La qualità, come è noto, si paga. Ma in tempi di crisi vale la pena di sottrarre questo valore aggiunto alle grandi catene dell’elettronica, appropriandocene e formandoci con l’attitudine e la pratica dell’hacking hardware e, auspicabilmente, facendo circolare il reddito risparmiato in circuiti più affidabili  🙂

Questa simpatica videoguida mostra come potenziarsi con pochi spiccioli la vecchia antenna wireless buona giusto per interferire con il vostro telefonino nel metro quadrato circostante, e quantomeno renderla funzionale per il suo scopo originario. Invitiamo tutt* a segnalarci altri video in lingua (con un audio minimamente decente, please!) sull’argomento che reputino interessanti da tradurre. Buona visione…

Link al video su Archive

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Save the internet – Un video sulla net neutrality

Di questi giorni, sembra essere un passatempo particolarmente gettonato per gli spauracchi telecoz quello di prendere di mira pratiche ed infrastrutture di libera condivisione di saperi e beni digitali, con attacchi vuoi subdoli, vuoi maldestri.

Il trait d’union di queste azioni censorie rimane sempre il tentativo di imporre una internet a due velocità, in cui taluni servizi di impostazione commerciale godano di canali di distribuzione e visibilità prioritari e privilegiati, da pagarsi a caro prezzo, rispetto al P2P open e free (talvolta l’unico modo per giovani artisti ed esperienze di autoproduzione per farsi conoscere e crescere), a cui non rimarrebbero che le briciole della banda telematica, se non la totale interdizione da essa.

Prova lampante ne è il famigerato servizio Alice 20MBIT+IPTV: una velocità teorica, se non per sciropparsi i favolosi contenuti video graziosamente elargiti da mannaia telecom, mentre lo sventurato che preferisca accedere ad altre più terrene esperienze (anche fornite da altri operatori commerciali) o caricare su internet i propri contenuti multimediali, vede la propria velocità di download/upload latere su cifre irrisorie.

E’ così che il provider-operatore di telefonia, davanti al crollo degli introiti tradizionali con la diffusione delle comunicazioni VOIP, si reinventa distributore di contenuti, trovandosi nella vantaggiosa posizione di "controllare il traffico" in virtù del proprio monopolio naturale sull’infrastruttura a cui lo stesso traffico accede, e su cui si sposta ed arriva a destinazione: i cavi telefonici.

Il video che abbiamo voluto tradurre e che qui presentiamo – "Net Neutrality – Save the Internet" – ben esemplifica questo concetto. Si tratta di un episodio del film "Four Eyed Monsters", diretto dai due giovani cineasti newyorkesi Arin Crumley e Susan Buice, e approdato agli Slamdance e Sundance Festival dopo un’avventurosa diffusione nei circuiti P2P e su diversi social network.

"Net Neutrality – Save the Internet", unendo spezzoni documentaristici ad emozionalità in presa diretta, ripercorre la storia sociale dei media in America, dai primordi della stampa manuale all’epoca contemporanea, delineando come la loro naturale appropriazione da parte popolare sia stata di volta in volta dirottata da regolamentazioni a senso unico, vere e proprie lottizzazioni privatiste dello spettro di trasmissione dell’informazione.
In questa narrazione, sono proprio AT&T, Verizon e Comcast, i corrispettivi USA delle nostre Telecom e Fastweb, a premere per estendere tali  "recinzioni" al cyberspazio, in violazione del principio di neutralità della rete – vale a dire la possibilità di comunicazione paritaria tra due soggetti anche dotati di diversa qualità del servizio internet.
Ma resistere è possibile e necessario, ed a partire dalle denunce di Tim Berners-Lee, padre del WWW, e del giurista Lawrence Lessig, veicolate dal rumore di fondo di blogger e social network, si dipana una grande mobilitazione popolare dentro e fuori la rete, che arriverà a strappare al potere l’Internet Freedom and Nondiscrimination Act del 2006 e la più recente sentenza della FCC su Comcast dello scorso 1 Agosto.

A questo link potete trovare il video, già tradotto, in una buona qualità mentre cliccando qua potete trovare il file dei sottotitoli.

Buona Visione!

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