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Anonymous, terzo round contro la Tav. Monti e Cancellieri al tappeto

Altre due tacche aggiunte al pallottoliere. Un altro colpo messo a segno da Anonymous e la lotta contro l’alta velocità sembra non conoscere soste neanche in rete. A farne le spese questa volta sono stati nomi pesanti. Per diverse ore nel tardo pomeriggio di ieri, i siti web del governo italiano e del ministero degli interni sono stati mandati in crash e resi inaccessibili al pubblico. Preceduta dal consueto tam tam su Twitter e social network, in serata è arrivata puntuale la rivendicazione dell’azione. A fare da firma in calce al comunicato una sola lettera: V.

Obbiettivi e tempi di quest’ultima operazione non sono affatto casuali. La scelta degli hacktivisti di attaccare i portali internet di Palazzo Chigi e del Viminale arriva proprio mentre il popolo No Tav chiude la sua intensa settimana di lotta tagliando le reti intorno al cantiere. Ma arriva sopratutto a poche ore dal termine del super vertice ministeriale di sabato, convocato per cercare una via d’uscita dallo stallo valsusino in cui il governo sembra essersi impantanato nell’ultima settimana. E proprio le decisioni varate dal duo Monti-Cancellieri – la conferma della linea dura sulla TAV e l’ipotesi di introdurre nuove norme penali create ad hoc per contrastare la lotta contro i cantieri dell’alta velocità – sembrano aver suscitato le ire degli anonimi che definiscono come “tipico di uno stato fascista” l’uso di “leggi persecutorie per sedare le proteste e i dissensi popolari o politici”. Una macroscopica evidenza di cui ben pochi sembrano però essersi accorti. Sopratutto all’interno della “liberalissima” compagine mediatica italiana, invitata da Anonymous a concentrare una maggiore attenzione “su questi gravi problemi”. Prosegui la lettura »

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Val di Susa chiama, Anonymous risponde. Fuori uso i siti istituzionali del Piemonte

La parola d’ordine lanciata la sera prima dall’assemblea di Bussoleno, dopo la mattanza ordita da Polizia e Carabinieri contro i manifestanti No Tav sullo svincolo della A32, era una: bloccare tutto in tutta Italia. Se la sfida è stata raccolta e brillantemente portata a termine da molte delle città della penisola, in rete qualcuno non ha voluto essere da meno. Nel pomeriggio di ieri infatti Anonymous ha attaccato simultaneamente almeno una decina di siti istituzionali piemontesi, rimasti off-line per diverse ore.

Alle 18 in punto, quando ancora molte piazze si preparavano ad invadere tangenziali, stazioni ferroviarie ed autostrade, il network di hacktivisti è entrato in azione puntando il mirino su una molteplicità di obbiettivi, come i portali web del comune di Torino, della regione Piemonte e molti altri ancora, congestionandone i server ed impedendovi l’accesso. Prosegui la lettura »

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Anonymous a fianco di Luca e della Val Susa. Attaccati i siti di polizia e carabinieri

La straordinaria mobilitazione di decine di città italiane in solidarietà alla Val di Susa dopo i gravissimi fatti della mattinata, ha trovato una sponda anche in rete. Mentre la circolazione ferroviaria su tutto il territorio nazionale andava in tilt dopo l’occupazione di alcuni snodi vitali (come le stazioni di Roma e Bologna) Anonymous attaccava i siti www.poliziadistato.it e www.carabinieri.it bloccandoli fino a notte. Obbiettivi senz’altro ghiotti, il cui abbattimento ha suscitato entusiasmo tanto nei social network quanto nelle piazze dove è stata data comunicazione della notizia.

Il primo colpo (contro il sito della polizia) è stato messo a segno intorno alle ore 18.30 mentre un’ora e mezza più tardi, quando ancora molti cortei erano in movimento su tutto il territorio nazionale e puntavano al blocco delle stazioni dei treni, migliaia di connessioni hanno congestionato i server dei carabinieri. Prosegui la lettura »

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#OpGreece. La lunga notte di Anonymous

La voce corre rapida, sincopata tra una canale e l’altro: cenni, parole sussurrate, link ed hashtag. Chiaro, nulla di ufficiale. Quando mai c’è qualcosa di ufficiale sui network di Anonymous? «In strada sta piovendo merda. Se al parlamento greco passa il pacchetto con le misure di austerità ci muoviamo. State pronti». In Grecia mancano pochi minuti a mezzanotte ma le case nei sobborghi della capitale sono vuote. Tutti per strada ad Atene, Salonicco, Creta, con gli scontri che proseguono incessanti dal tardo pomeriggio ed accendono le luci della città. Intanto sulla chat IRC #OpGreece, repentinamente popolatasi, si segue in diretta lo spoglio del voto. Il solito caos linguistico dei momenti più concitati: la fa da padrone l’inglese, su cui di tanto in tanto però ha il sopravvento un turbine eccitato di idiomi. E infatti arriva puntuale il richiamo degli operatori del canale «English please!». Ma si sa, questo è il prezzo da pagare per il supporto degli internazionali accorsi a dare man forte alle proteste del popolo greco. Prosegui la lettura »

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Operation Green Rights atto secondo. «Ghiglia tocca a te!»

Questa volta è toccata ad Agostino Ghiglia. Il deputato e consigliere comunale torinese in quota PDL è finito nel mirino del network di Anonymous, impegnato in Italia sul versante dei Green Rights a fianco della popolazione della Val Susa. A farne le spese il suo sito web personale, violato nella notte, le cui credenziali di accesso sono state rese pubbliche sullo stesso blog dove ieri erano apparsi i dump dei database dei siti di LTF e torino-lione.it

Il blitz dei cyber-attivisti arriva in risposta alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa nella giornata di ieri dall’ex di AN. Figura nota in città per il suo protagonismo contro centri sociali, movimento No TAV e radio libere – dopo l’assedio alla Maddalena del 27 giugno, presentò un’ interpellanza parlamentare richiedendo la chiusura immediata di Radio BlackOut – Ghiglia ha definito come “anti-sviluppo” l’operazione Green Rights, schieratasi contro la costruzione di un’opera dall’impatto ambientale insostenibile. Il parlamentare ha stigmatizzato il modus operandi di Anonymous perché atto a «colpire, fisicamente o virtualmente, danneggiare e logorare imprese e istituzioni impegnate nella realizzazione della Torino Lione». Prosegui la lettura »

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Virano… please re-enter the password!

L’avevano promesso. L’hanno fatto.

Ieri con poche telegrafiche righe dal blog Operation Green Rights Anonymous annunciava una sua discesa in campo a fianco del movimento No Tav. Detto fatto, ed in poche ore gli hacktivisti hanno mantenuto la parola. Questa notte il sito torino-lione.it (una delle tante appendici propagandistiche di Rete Ferroviaria Italiana) ed il database della LTF (Lyon Turin Ferroviaire) sono stati violati.

Schema consolidato ma sempre efficace: le informazioni di accesso al portale francese sono state rese pubbliche mentre la pagina del sito italiano, su cui prima campeggiavano i sondaggi geognostici, riporta un comunicato che riprende molte delle parole d’ordine del movimento valsusino. In un passaggio Anonymous denuncia come il mantra dello “sviluppo economico”, ripetuto fino alla nausea dalle lobby SiTav, nasconda in realtà la volontà di realizzare un’opera tanto dannosa per la salute e l’ambiente della Val Susa quanto proficua per le tasche di banche e ditte appaltatrici. Portafogli gonfi per pochi sulla pelle di molti. Prosegui la lettura »

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