I siti dei fascisti si chiudono con gli attacchi Ddos. O almeno così sembra pensarla Anonymous Italia che dalle 15 di ieri pomeriggio ha reso irraggiungibile e messo fuori uso il sito di Casapound Italia. L’azione è stata rivendicata in serata sul blog ufficiale del gruppo di hacktivisti.
«CasaPound Italia DEVE chiudere» recita il comunicato apparso su anon-news.blogspot.it. Ed i senza volto della rete con questa operazione hanno voluto dare un contributo per raggiungere l’obiettivo. L’organizzazione neo-fascista viene messa sotto accusa per le pratiche«razziste, omofobe ed antisemite» che si celano dietro a slogan di facciata come «estremo centro alto» o «nè rossi, ne neri, ma liberi pensieri». Ed anche per la «ferocia» di cui i suoi esponenti si sono macchiati negli ultimi anni. Nel testo apparso sul portale vengono ricordati i fatti del dicembre 2011 quando a Firenze due senegalesi vennero assassinati a colpi d’arma da fuoco (ed altri tre vennero feriti) da Gianluca Casseri, membro del partito di estrema destra che fa capo a Gianluca Iannone. O ancora le indagini condotte dalla procura di Napoli del gennaio di quest’anno, da cui è emerso come gli appartenenti alla sezione locale di CPI stessero preparando alcuni attentanti incendiari contro negozianti di origine ebrea. «Troppo sangue è sgorgato per mano fascista»afferma Anonymous Italia, che nel comunicato cita anche l’assasinio di Davide “Dax” Cesare, militante antifascista ucciso a Milano il 16 marzo 2003, la cui figura verrà ricordata proprio questo sabato con una grande manifestazione nazionale che attraverserà il capoluogo lombardo. Non mancano infine aperte polemiche verso la compagine istutuzionale, accusata di connivenza, copertura e finanziamento degli autoproclamatisi “fascisti del terzo millenio”.
Sui social network l’azione è stata accolta con entusiasmo, sentiti ringraziamenti e richieste di allargare il range degli obiettivi («E di forza nuova? Non se ne parla?» chiede qualcuno). Intanto la petizione lanciata da Anonymous Italia in cui viene richiesta la chiusura di CPI ha già raggiunto le 400 adesioni in poche ore.
Silenzio sul fronte neo-fascista. Ed anche un certo imbarazzo probabilmente, visto che a quasi 24 ore dall’accaduto il sito non accenna a tornare on-line. Da Casa Pound a Casa Down insomma. Non possiamo che rallegrarcene.
Link utili
- Il comunicato di rivendicazione dell’attacco
- La petizione di Anonymous Italia per far chiudere Casa Pound
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