Golia schiaccia Davide


Articolo realizzato in collaborazione con i/le compagn* dell’Opposizione Sociale di Ascoli Piceno

Capita certe volte anche per noi di Info Free Flow di abbandonare la
denuncia seriosa e indignata verso le mille
recinzioni di cui il potere ammanta la rete, e di lanciarci a testa
bassa in una bella flame war da trivio con l’impermeabile da maniaco rigorosamente aperto sul davanti ed il Caps Lock
accuratamente attivato.

Soprattutto quando il tempo sembra per incanto fermarsi, regalandoci un
tuffo nel passato non troppo remoto di quei casi di censura da manuale, in cui l’informazione non viene annullata nel rumore
di fondo nella rete ma additata dalla nostra pia

società di educande e bloccata alla sorgente dalle liste nere
(no, non stiamo parlando di quelle di Saya e di Fogna Nuova),
che per questa volta non tradurremo con l’inglese “blacklist” bensì,
recuperando le care tradizioni nazionali, con un più nostrano

Index Sitorum Prohibitorum.

Veniamo infatti a sapere da amici e complici sul posto (che tuffo nel
passato sarebbe senza  l’onnipresente/potente piovra hackerz in agguato?)
e dalla stampa locale dell’iniziativa del podestà di Ascoli Piceno Guido
Castelli detta “Famiglia Protetta“. In un periodo di drammatica
crisi produttiva e disoccupazione strisciante abbiamo subito pensato ad
un piano straordinario di sostegno ai nuclei familiari degli operai in
mobilità, magari da realizzarsi con l’imposizione di notevoli penali alle imprese
che delocalizzano senza mai aver investito in formazione ed innovazione
ed il recupero e l’autogestione da parte dei lavoratori delle fabbriche
dismesse…Ma che acarini sciocchini siamo stati, invece!

Come disse a Bologna il prodi Delbono
appena insediato procedendo alla cancellazione dei graffiti, “prima le
cose importanti”. Così
è venuto fuori che la suddetta iniziativa si premura di fornire
gratuitamente 1000 filtri alle famiglie (e se io voglio tutelare mi*
figli*
da divorziato o convivente?) per un anno (e dopo…?), e di installarli
successivamente nelle scuole e nei pubblici uffici per difendere
i bambini da quegli uomini vestiti di nero delle cui pratiche pedofile
e delle cui violenze tanto si parla in rete.

Non occorre a questo punto chiamarsi Sherlock Holmes per capire che
prima o poi un prete doveva spuntare, ed ecco che entra in pompa magna
nella
nostra storia Don Ilarione Rolle (niente a che vedere col più famoso rollé), parroco di Venaria Reale (TO), boss della Cometa
Comunicazioni
e (ci si perdoni la facile battuta) deus ex machina di
Davide, associazione ONLUS votata allo sviluppo dell’omonimo filtro. Al
di là delle meravigliose
iniziative noprofit che si possono mettere in campo con 150.000 e rotti
€ di donazioni annue,  3500€ a botta di registro scolastico
online
e da 1000
a 2200€ iva inclusa di installazione server, al di là del
sionistico nome (senza necessariamente abbracciare alcune tesi
underground sulle origini filistee dei piceni, noi siamo e saremo sempre dalla parte di Golia) al di là del
rimando sul sito alla “purezza della rete” di adolfiana memoria,
scorrendo l’agiografica (sic) descrizione
del filtro veniamo a sapere che Davide è costantemente aggiornato da più
di mille volontari sparsi in tutta Italia, E’ INAGGIRABILE ma
soprattutto arriva a bloccare
quasi il 100% dei contenuti nocivi in rete!

Dunque, ci sono volontari che dedicano la loro attività quotidiana in
rete a scovare siti scabrosi (ben 12.000.000, e se la statistica non è
un’opinione
non vorremmo che qualcuno di loro sviluppasse una perversa forma della
sindrome di stendhal) nelle categorie ‘gioco d’azzardo’ (mica hanno la Fede di
Emilio
,
che gli permette di fare il grande e andare a vantarsi in tv di quanto è
ganzo per aver sbancato a Montecarlo), ‘magia’ (poveri bambini, non
sapranno mai come andrà
a finire l’ottavo libro di Harry Potter)  ‘turpiloquio’ (qui deve intervenire il garante,
questi cattocomunisti
non possono impedire al presidente del consiglio di esprimersi nell’esercizio delle sue funzioni).

Ora siccome qui siamo tutti democratici e diamo a tutti la possibilità
di parlare apriamo il contraddittorio spezzando una lancia in favore di
Davide

che usa Software Open Source…BUHAHAHAHAHAH CI HAI CREDUTO!!!!!!
BUHAHAHAHAAHAH!!!!!!! No, scusate stavamo scherzando, ogni tanto è più

forte di noi ma ora siamo pentiti scusate dove eravamo rimasti…KYAHAHAHAHAHA!!!!! CI HAI RI-CREDUTO!!!!!!!!!! MA SEI PROPRIO
UN FESSACCHIOTTO!!!!!!

Mentre ci riprendiamo dalle risate segnaliamo un altro contenuto
truculento, il mega-3d di punto informatico, nel quale tutti ma
proprio tutti possono dire la loro!

E in cui democraticamente le risposte alle argomentate obiezioni dei
detrattori di Davide (come del resto qui) si susseguono a colpi
di Signore Proteggici Ave Misericordia,
che per risparmiare caratteri d’ora in poi simpaticamente abbrevieremo
con SPAM. Anzi no, ci limiteremo a non parlarne più.

Entriamo a gamba tesa nel (de)merito della questione e facciamo due conti.

Mille famiglie con un costo di 60€ l’una a filtro fanno 60.000€;
nel caso meno oneroso, 1000€ iva inclusa di serverone Davide per
le 50 scuole pubbliche ascolane fanno altri 50.000€.
Tralasciando le preannunciate adozioni di Davide nei pubblici uffici della città,
con questi livelli di spesa pubblica c’è proprio da essere orgogliosi di
appartenere al ricco nord Italia.

“Ma questa è proprio una furbata!” – deve aver pensato il criceto che si
affanna a far girare la ruota nella testa del primo cittadino ascolano –
“Oltre a dimostrare che dopotutto
contro la crisi sto facendo qualcosa qui in Ascoli tutti mi
ringrazieranno per aver salvato le caste menti dei loro figli dal mostro chiamato internet!”
Peccato (e lo dedichiamo a tutt* i/le baby hacker di Monticelli) che
tutto questo ben di Dio sia eludibile con la luciferina operazione:

1) Scaricare l’immagine di Ubuntu Linux, masterizzarla su un CD, avviare il computer con esso e
connettersi ad internet.
2)Finito.

Risultato: 110.000 e rotti € buttati nell’acquasantiera per nulla e
madonnine grondanti sangue dagli occhi. Rimirando la cronologia di
fallimenti di organizzazioni ben più potenti del comune delle cento torri
si conclude che è il perseverare, questo sì, ad essere diabolico.

E allora: perché pagare con i pochi fondi del comune
un’associazione religiosa, e per giunta nemmeno legata al territorio,
perché decida quali siti possano essere visitati dagli adolescenti
ascolani e quali no
invece di destinarli ad altre misure come un reddito di esistenza per
tutti e tutte – cosa questa sì che lascerebbe ai genitori tempo
sufficiente per educare (ed ed essere educati da!) i propri figli
all’utilizzo della rete –
in grado allo stesso tempo di combattere disoccupazione, emarginazione
e decomposizione del tessuto sociale piceno, vere cause dietro ai
recenti fatti di cronaca nera nel territorio?
Certo, se poi uno è stato eletto con i voti di una lista civetta di
operai
a cui ha promesso il posto per poi lasciarli in mezzo ad
una strada
, avrà avuto altri progetti di cui compiacersi.

Aspettando con ansia le nuove mirabolanti trovate della santa alleanza
di questi don camillo e peppone dei nostri tempi, ricordiamo a tutt* il
mai troppo inflazionato adagio: “Senza soldi non si canta messa”!

Si ringraziano Il Male, cavallette, l’ombroso, spinoza… i nostri
cattivi maestri ispirati dal Satana Online }:=

ULTIM’ORA: In un mondo alla rovescia come l’Italia del 2009, non
dovrebbe sorprendere neppure noi il modo in cui la realtà riesca a superare
perfino i contorni più grotteschi che utilizziamo nella nostra satira
d’inchiesta; quello che mai ci augureremmo però, è che lo faccia in
maniera così drammatica.

Veniamo a sapere in queste ore della condanna in primo grado di don
Ilario Rolle a tre anni ed otto mesi di carcere emessa ieri dal
tribunale di Torino per violenza sessuale su minore,
con
rito abbreviato. Certo, attenderemo la fine del processo prima di
inquadrare nei termini dovuti questo deprecabile fatto; siamo però in
tanti ad essere stanchi di questi moralisti dall’alto,
tanto bravi a censurare le inclinazioni degli altri ed a sostenere le
politiche più retrograde quanto ad infrangerle loro stessi.

Perché, citando qualcuno che dovrebbero conoscere bene, se chi è senza
peccato deve scagliare la prima pietra, allora stavolta la fionda di
Davide e Castelli rimarrà tragicamente inutilizzata.

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