Articoli con tag LulzSec

Redhack contro il Mossad. 35000 nominativi pubblicati on-line.

Apparterrebbero ad altrettanti elementi legati al servizio segreto israeliano. Autori del colpaccio la nota crew turca di Redhack e quella di Sector404. All’orizzonte la seconda fase di OpIsrael.

redhack_sector404

Nella notte tra sabato e domenica le crew di Sector404 e quella di RedHack – noto gruppo turco di hacktivisti legato al network di Anonymous – hanno pubblicato in rete un corposo file con 35000 identificativi: nomi, cognomi, numeri di telefono, indirizzi di casa e di posta elettronica. Si tratterebbe, stando alle parole degli autori dell’azione, di dati riconducibili ad elementi appartenenti al Mossad. Contemporaneamente il sito ufficiale del servizio segreto israeliano è stato messo off-line da un attacco DDOS. Gli hacktivisti coinvolti nell’accaduto hanno dichiarato in seguito come le due azioni, pur inserendosi nel medesimo contesto, non siano legate da un nesso di consequenzialità. Detta in altro modo i dati in questione potrebbero essere stati sottratti in precedenza da altri server militari israeliani. È difficile pensare infatti che questi si trovassero sul medesimo portale utilizzato dal Mossad per le relazioni pubbliche.  Prosegui la lettura »

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Anonymous non da tregua a Vitrociset

Altre grane per la multinazionale italiana della difesa. Sullo sfondo una situazione economica tutt’altro che rosea, il mercato della sicurezza ICT, i suoi attori e la sua posta in palio.

Sono state giornate frenetiche, avvicendatesi tra chat, blog e darknet, quelle intercorse tra la «dissociazione» di Anonymous dall’attacco al CNAIPIC e l’ormai noto defacciamento del sito di Vitrociset che tanta risonanza ha avuto sia nelle blogosfera nazionale sia nei maggiori organi di informazione (che hanno ripresa la notizia solo 48 ore dopo).

Il primo atto va in scena venerdì 29 luglio. Qualcuno prende il controllo del blog ufficiale di Anonymous Italia cancellandone tutti i contenuti in esso presenti. Sulla bacheca rimangono solo alcuni frammenti di conversazione estrapolati dalla chat che è da sempre luogo di incontro degli hacktivisti. Le parole riportate sembrerebbero indicare un coinvolgimento del network degli anonimi italiani nell’attacco al CNAIPIC. Ma “medium is the message” ed il significato è chiaro. L’intenzione è quella di smentire il comunicato diramato mercoledì 27 agosto con cui Anonymous prendeva le distanze dall’attacco al Centro Nazionale Anticrimine Infromatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche. Se poi questa smentita arrivi dall’interno della comunità di Anonymous o per opera di un attore esterno non ci è dato saperlo. Comunque sia andata l’obbiettivo viene pienamente raggiunto: Anonymous Italia e LulzSec nel loro canale di chat indicano come loro nuovo blog lo stesso in cui stanno continuando le pubblicazioni dei leak del CNAIPIC. L’assunzione di responsabilità (diretta o indiretta) sembra essere confermata. Prosegui la lettura »

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Anonymous ci ripensa. Vitrociset tira dritto

Ieri pomeriggio intorno alle 15 un colpo di scena ha sparigliato le carte in tavola sulla vicenda dell’attacco informatico al CNAIPIC che ha tenuto banco questa settimana. Sul blog ufficiale di Anonymous Italia è apparso un comunicato che ha negato qualsiasi responsabilità o coinvolgimento nella sottrazione degli 8 GB di documenti riservati dai server della polizia postale. La presa di distanze è fortissima. Le mani che hanno vergato le poche righe rilasciate in rete utilizzano un termine inequivocabile: «dissociazione».

Difficile capire cosa possa essere successo nelle ultime 48 ore all’interno del frastagliato arcipelago degli anonimi. Certo è che quest’ultimo comunicato arriva come un fulmine a ciel sereno. Ed è oggettivamente indice di una pessima gestione politica e comunicativa dell’operazione #antisec italiana. Impossibile non notare la discrepanza tra il livello di comunicazione pubblica tenuto nei due giorni successivi all’attacco e le pesanti parole del post pubblicato in bacheca ieri pomeriggio. I messaggi sul blog, gli aggiornamenti del profilo Facebook, i tweet dell’account LulzSecItaly ed il video presentato sul canale Youtube fra lunedì e martedì, avevano fatto pensare, se non ad un coinvolgimento diretto, quanto meno ad un supporto alla crew (nome NKTW load) che afferma di aver bucato bucato i sistemi di difesa della polizia postale. Prosegui la lettura »

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Anonymous e LulzSec fanno breccia nelle difese del CNAIPIC

#antisec. Con questo hashtag è stato battezzato l’attacco, senza precedenti in Italia, portato a termine contro il CNAIPIC ( il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche ) e rivendicato congiuntamente da LulzSec ed Anonymous.

Con un comunicato che ha il sapore della beffa, i due gruppi hanno dichiarato di aver violato i server di una delle infrastrutture informatiche più sensibili della polizia italiana. Gli hacker protagonisti dell’intrusione affermano di aver in mano 8 GB di documenti riservati che dimostrerebbero il coinvolgimento della task force dei cyber poliziotti in «operazioni illegali con la cooperazione di agenzie di intelligence straniere e varie oligarchie» economiche . Rispetto alle azioni portate avanti negli ultimi mesi (che avevano visto nella quasi totalità dei casi il dispiegamento di attacchi DDOS contro siti istituzionali e di aziende private) si tratta di oggettivamente di un salto di qualità. Prosegui la lettura »

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Anonymous e LulzSec, assedio a Berlusconi ed al governo

Prefigurata da un video postato a fine maggio su Youtube e a seguire su Anonops-ita, è da tre giorni in corso una nuova fase di #opitaly. Stavolta ad essere presi di mira da parte dell’esercito silente degli Anonymous (affiancato per l’occasione da Lulzsec – crew hacker famosa per l’operazione #AntiSec con cui sono stati recentemente infiltrati database come quelli dell’FBI e della Polizia inglese, mettendone a nudo le vulnerabilità nonostante le cifre astronomiche messe a disposizione degli strumenti del controllo sociale) sono stati numerosi siti legati a Berlusconi ed al suo partito. Nella giornata di martedì sono stati resi infatti inagibili dapprima www.ilpopolodellelibertà.it e www.governoberlusconi.it (quest’ultimo di carattere non istituzionale, bensì di propaganda politica) e quindi, dato il successo dell’operazione, www.pdl.it, www.silvioberlusconifansclub.it e www.forzasilvio.it.

Nella giornata di mercoledì, in un virtuoso cortocircuito con le proteste dei precari davanti a Montecitorio, Anonymous Italia ha rilasciato un nuovo comunicato in cui si denunciava la violenza poliziesca mobilitata contro il presidio, e l’inaccettabilità degli insulti rivolti da Brunetta alla classe lavoratrice ed ai precari e dei tagli all’istruzione pubblica preannunciando il blocco del sito del Governo nelle ore successive. Promessa mantenuta giovedì pomeriggio, quando dopo le 16 è scattato un massiccio attacco DDOS dal basso che è riuscito a proclamare il fatidico “TANGO DOWN!” sul dominio governo.it, oscurato per quasi un’ora. Prosegui la lettura »

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