Archivio Ottobre 2009

L’ayatollah Maroni ed i cinesi del PD

Chi si nasconde dietro questa folta barba? E chi sono i figuri tutti uguali dietro di lui?

La notizia era nell’aria
già da qualche giorno, ma solo giovedì è esplosa tra roventi polemiche,
arrivando a toccare anche le inaccessibili vette del TG1 delle 20. Dopo
le frustrazioni del dirigente modenese del PD,
desolato dall’incapacità di una nomenklatura democratica politicamente
alla frutta, alla ribalta della cronaca è salito il “fu” gruppo di
facebook “Uccidiamo Berlusconi”, poi trasformato in un più tranquillizzante “Ora che abbiamo la tua attenzione rispondi alle nostre domande”.

Siamo
stati indecisi a lungo se prendere parola su questa vicenda che, nel
nostrano clamore che l’ha accompagnata, apparentemente è solo un
cartina al tornasole dell’incapacità trasversale alla classe politica
istituzionale di rapportarsi e leggere le tecnologie digitali, mentre
in realtà cela fra le pieghe alcune sottili dinamiche inscritte nel
frame mediale italiano.

Diversi elementi hanno comunque attirato
la nostra attenzione portandoci a delle riflessioni che ci sembra
importante condividere per dare un metro anche della direzione che potrebbe prendere la vita in rete nella penisola.

Ci sono due premesse che guidano tutto il nostro ragionamento.
La
prima è la focalizzazione della tragica situazione sociale ed
economica del paese che porta evidenti sul volto le ferite aperte della
crisi. Lungi
dall’essere ad un punto di svolta, un fatturato industriale in caduta
libera e
la drammatica realtà della cassa integrazione per un sempre maggior
numero di lavoratori, vanno aggiungendosi ad un crescente discredito
che classe politica italiana non sembra ormai in grado di
allontanare da sé.
La seconda è che la rete non è un media
(o comunque un canale neutro) ma un ambiente, contingente e dalle
caratteristiche mutevoli ed in evoluzione dinamica, organizzata su
rapporti di forza che derivano dalla costruzione del mezzo e
determinano il tipo di relazione, di prodotti, di creazioni che si
possono vivere e fare in questo o in quel network.
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NoBlogs tutorial: Sociable plugin

L’informazione è una risorsa preziosa se veicolata attraverso più canali possibili ed al momento giusto. Tanto più questo discorso è valido per un network come NoBlogs, i cui template di Lifetype grondano di gocce di intelligenza critica e tecniche di subvertising che possono essere diramate con luciferino piacere antagonista. Allo stesso modo NoBlogs è sempre più un ambiente attraverso il quale filtrano notizie la cui rapidità di diffusione è talvolta necessaria.

È per questo motivo che con questo breve tutorial vogliamo spiegare come utilizzare il plugin sociable che permette a chi visita il vostro blog di condividere su diversi social network gli articoli a cui è interessato, utilizzando delle semplici applet generate automaticamente.

Enjoy sharing!
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Il browser è mio e me lo gestisco io!

Osservare il flusso di informazioni che si genera in rete è sempre
un’esperienza istruttiva: a volte se ne resta colpiti per la potenza
circolare, a volte suscitano ammirazione le sofisticate tecniche
comunicative di chi è in grado di manipolarlo ed indirizzarlo, altre
ancora provocano ilarità i grossolani autogol  di chi se ne ritrova
involontariamente sommerso. E questo è il caso di cui vorremmo parlare
oggi.

MediaFire è un servizio di file-hosting che offre spazio
illimitato agli utenti che vi si registrano. Forse chi legge già lo
conoscerà: si tratta di un’azienda web assimilabile a RapidShare o
MegaUpload, tipici diversivi a cui spesso si fa ricorso durante le
serate di noia passate in solitudine, quando l’ormai usurato hard disk
esterno non ha più nulla di stimolante da offrire e si cerca quindi
disperatamente riparo fra i contenuti aggregati negli anfratti della
rete.

Come la maggior parte delle forme di web-business ( quasi
la totalità a dire il vero ) anche questa si basa sulla pubblicità:
durante l’attesa per poter cominciare il download del film o del
videogame a cui siete interessati dovete sorbirvi alcune tediose
strisce pubblicitarie a cui normalmente quasi nessuno presta mai
particolare attenzione (anche perché, indipendentemente dall’attrattiva
che determinati prodotti possono esercitare, il reddito disponibile ai
più ormai viene rosicchiato giorno dopo giorno come i metri che
intercorrono tra due trincee in una guerra di posizione, rendendo
qualsiasi necessità o desiderio nulla più che una mera velleità). Prosegui la lettura »

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